La grana delle cose

Un laboratorio tra immagini, carta e umanità

Lo scorso maggio ho avuto la fortuna di partecipare a un’esperienza che difficilmente dimenticherò: “La grana delle cose”, un laboratorio di illustrazione e stampa serigrafica condotto da Else Edizioni, con ospite Sara Lundberg e presso la Scuola Tool di Roma.

Chi conosce il lavoro di Sara Lundberg sa che non si tratta solo di illustrazione. Le sue immagini portano con sé una profondità emotiva rara, un pensiero poetico che attraversa ogni tratto. Partecipare a un suo laboratorio non è stato solo un esercizio artistico, ma un vero e proprio viaggio umano, in cui l’arte ha fatto da ponte tra le persone, le storie, e le superfici che abbiamo toccato.

Durante il laboratorio, abbiamo lavorato insieme (illustratori, autori, appassionati) per realizzare un libro collettivo. Un processo intenso e bellissimo, dove ogni pagina raccontava una visione diversa ma tutte si tenevano per mano. La stampa serigrafica, con i suoi tempi lenti e fisici, ci ha costretti a rallentare, ad ascoltare, ad osservare i dettagli. A riconoscere la grana delle cose, appunto.

Come se non bastasse, la sera del 17 maggio abbiamo assistito a un incontro davvero prezioso: Sara Lundberg in dialogo con Fausta Orecchio, fondatrice di Orecchio Acerbo. Un confronto intenso, sincero, dove si è parlato di infanzia, di libertà creativa, di responsabilità nel raccontare storie ai bambini.

Sentire Sara raccontarsi, con quella calma profonda e quella lucidità rara, è stato emozionante. Ha condiviso il suo percorso, i suoi dubbi, la sua ricerca costante di verità, sia nel disegno che nella parola. È una di quelle artiste che ti restano dentro, non solo per ciò che crea ma per come guarda il mondo. La sua sensibilità mi ha colpito profondamente, umanamente prima ancora che artisticamente.

Un ringraziamento speciale va anche a Else Edizioni, che con la loro visione attenta e poetica hanno reso possibile tutto questo. La cura con cui accompagnano ogni progetto, il rispetto per l’artista e per il processo creativo, si sentono in ogni dettaglio. Collaborare con loro è stato un privilegio: hanno saputo creare un contesto in cui l’illustrazione diventa strumento di pensiero, relazione e scoperta.

La Scuola Tool, nel cuore di Roma, si è confermata uno di quei luoghi in cui succedono cose vere. Un laboratorio vivo, aperto, che accoglie e sostiene la sperimentazione. Insieme a Else Edizioni, hanno reso possibile un’esperienza che fonde creazione, formazione e condivisione autentica.

Un grazie speciale alla mia amica illustratrice e compagna di avventure Vittoria, con cui condivido il piacere di esplorare, attraverso ogni corso, nuovi sguardi sul disegno e su noi stesse.

Porto a casa molto più di un libro stampato a mano. Porto domande, visioni, connessioni. Porto il desiderio di continuare a cercare la mia voce, anche attraverso le mani. E porto con me la gratitudine per aver potuto osservare da vicino un’artista come Sara Lundberg, che con discrezione e forza lascia tracce che vanno ben oltre la carta.

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